- Dr. Marco Verducci
- 1 likes
- 23892 views
- 0 comments
Il vegano ed il vegetariano rappresentano due categorie di individui, accomunati dall’attenzione che mostrano all’interno della loro dieta, verso gli alimenti di origine vegetale.
Il numero di consumatori che seguono una dieta vegana è notevolmente aumentato in molti paesi industrializzati, ed è probabile che la loro influenza sul settore alimentare continuerà a crescere.
Perché si entra a far parte di tale universo vegano?
La scelta racchiude diverse motivazioni, chi lo fa per etica chi per una questione salutistica.
La differenza sostanziale tra i due tipi di dieta è semplicemente che, chi segue un’alimentazione vegana consuma solo alimenti di origine vegetale, chi invece adotta uno stile vegetariano introduce sporadicamente alcuni cibi di derivazione animale, come latte e uova.
Oramai anche a livello commerciale vi è il boom del vegan food ed è una vera e propria tendenza. Numerose sono le insegne di ristoranti vegani o locali che semplicemente offrono un menu vegano.
Non meno diffusi, nei supermercati, sono i prodotti alimentari dedicati, quali hamburger, salame vegano fino addirittura alla maionese vegan.
Ma perché si associa questa dieta all’intolleranza al lattosio?
Di intolleranza al lattosio ne abbiamo già discusso ampiamente. Come ben sappiamo, il lattosio è lo zucchero presente nel latte, per cui di conseguenza, un’alimentazione che escluda cibi di origine animale (tra cui per l' appunto latte e derivati come il burro, ma anche i prodotti da pasticceria, crespelle, cheesecake o un semplice cornetto), sicuramente non includerà la presenza di tale zucchero così tanto detestato dagli intolleranti.
Ecco come tutti quei prodotti che vantano il marchio veg, come ad esempio biscotti vegan, crema vegan e numerosi secondi vegani veloci, possono assicurare una garanzia per i latto-intolleranti.
Tra l’altro, per i più golosi, oggi è possibile trovare come dessert, fuori casa, un bel pezzo di crostata vegana, un gustoso cornetto vegano o ancora dolci vegani senza zucchero. Ma attenzione a non esagerare!
Il cosiddetto veganesimo, pertanto, risulta adatto anche per chi è intollerante al lattosio.
E per chi non riesce a rinunciare al latte?
Oltre al noto “latte delattosato”, una buona e gustosa possibilità è rappresentata dall’alternativa vegetale: bevande a base di soia, mandorla, nocciola…. sono saporite e salutari! E non dimentichiamo che, soprattutto dal latte di soia, inoltre, si ottengono gelati, creme e yogurt. |
|
La dieta vegana può aiutare l’intestino degli intolleranti al lattosio?
Essendo la lattasi, un enzima presente a livello intestinale, una sua carenza di tipo secondario (ne abbiamo discusso in questo articolo), può essere ripristinata dopo un periodo in cui si segue una dieta come quella vegana, che aiuti nella ricostituzione della mucosa intestinale e del suo microbiota (ovvero la comunemente nota microflora intestinale, rappresentata dall’insieme dei microrganismi benefici).
Numerosi studi, infatti, indicano che il microbiota intestinale svolge un ruolo importante nella salute umana. La dieta, tra l’altro, è un fattore fortemente legato al microbiota.
Secondo recenti studi scientifici, esistono prove a sostegno circa la rilevanza clinica dell’azione della dieta vegana sul microbiota intestinale, ma saranno necessarie ulteriori indagini.
Pensi di essere intollerante al lattosio? Scopri i sintomi più comuni in questo articolo e i metodi d'esame per scoprirlo con il breath test in questo articolo e con il test genetico in questo articolo.
Bibliografia
- Ming-Wun Wong et al. (2018). “Impact of vegan diets on gut microbiota: An update on the clinical implications”
- Meike Janssen et al. (2016). “Motives of consumers following a vegan diet and their attitudes towards animal agriculture”.
Comments (0)